«...
PAGINA PRECEDENTE
Lo scudo fiscale rappresenta solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che ha dimensioni ben più ampie. «La scelta, per chi ha finora deciso di mantenere dei beni all'estero, non è solo se aderire o no alla sanatoria – conclude Luca Caramaschi, responsabile private wealth management di Deutsche Bank in Italia – ma riguarda una rilettura generale della gestione dei propri asset». Con la perdita di appeal delle banche svizzere, sempre più orientate a non entrare in rotta di collisione con gli Stati Uniti e a privilegiare la trasparenza, infatti, la strada di chi continuerà a esportare capitali non tassati si orienterà verso "nuove" frontiere. «È il caso dei paradisi fiscali del Far East, per nulla preoccupati di entrare nelle black list dei paesi occidentali: chi sceglierà di esportare ancora denaro, affrontando pericoli crescenti, lo farà solo per grandi capitali». Per gli altri la scelta "obbligata" sarà quella del perdono.